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    Cosa è la triade nucleare

    Credit: Pixabay
    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 18 Dic. 2022 alle 18:59 Aggiornato il 12 Giu. 2023 alle 19:06

    Tutte le testate nucleari sono quelle custodite nelle basi? No, perché questo permetterebbe, in un’ipotetica guerra tra potenze atomiche, la loro totale distruzione da parte del nemico in un attacco preventivo a sorpresa. Per questa ragione diverse superpotenze hanno strutturato il loro arsenale nella cosiddetta “triade nucleare”.

    Questo consiste nel dividere le proprie armi atomiche in tre componenti: terrestre, aerea e navale. Dal momento che la componente terrestre consiste in missili, spesso a lungo raggio, custoditi in basi e silos interrati le cui posizioni sono generalmente note e perciò vulnerabili a un ipotetico “first strike”, un attacco preventivo, le altre due componenti sono strutturate in modo da resistere a tale attacco ed essere così in grado di rispondere.

    La componente aerea, ad esempio, consiste in primis nei bombardieri nucleari. Si tratta di aerei tendenzialmente molto versatili, in grado di trasportare diversi tipi di testate e fatti in modo da potersi spostare rapidamente tra basi. Possono essere usati per condurre un attacco a sorpresa, o trasferiti adeguatamente in basi secondarie per evitare di essere esposti a un “first strike” nemico e condurre in questo modo una risposta nucleare.

    La componente più difficile da individuare è però quella navale, composta da sommergibili lanciamissili. Difficili da identificare, facilmente trasferibili in qualsiasi area marittima al mondo, sono ritenuti pressoché invulnerabili a un ipotetico “first strike” e la principale arma per condurre un attacco nucleare in risposta. Essendo difficili da individuare e potendosi muovere in tutto il globo, possono inoltre avvicinarsi pericolosamente al territorio nemico o posizionarsi in un’area ritenuta più adeguata a condurre l’attacco.

    Non tutte le potenze nucleari dispongono tuttavia della “triade”: la Francia, ad esempio, con la fine della Guerra fredda ha ridimensionato il proprio programma, mantenendo il nucleare solo a fini di deterrenza e abbandonando le basi missilistiche terrestri, e solo Stati Uniti, Russia e Cina dispongono di una triade nucleare completa, mentre altre potenze atomiche ne contemplano la possibilità magari adeguando all’occasione armi o mezzi normalmente adibiti all’armamento convenzionale.

    Alle componenti della triade vanno aggiunti altri armamenti nucleari di natura tattica di dimensioni ridotte e dal ridotto potenziale distruttivo e facilmente trasportabili. La Davy Crockett, arma nucleare portatile di fabbricazione americana entrata in servizio negli anni Sessanta, rappresenta il più piccolo ordigno del genere mai costruito e poteva essere montato su una jeep.

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