Tredici migranti irregolari sono morti soffocati martedì 21 febbraio 2017 dopo essere rimasti rinchiusi in un container per quattro giorni in Libia.
Il container, secondo quanto riferito dal portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati, trasportava “69 migranti, in maggioranza provenienti dal Mali”.
Tra i sopravvissuti c’è una “bambina di cinque anni che si chiama Aisha che sta bene”, come dichiarato dallo stesso portavoce.
Misrati ha precisato che il container ha viaggiato per quattro giorni tra “due città della Libia”. L’agenzia Ap ha precisato che si tratta di Bani Walid e Khoms, una al centro e l’altra a ovest del paese.
Secondo Misrati, la maggior parte dei sopravvissuti “sta male” dopo esser rimasta chiusa diversi giorni senza mangiare né bere e senza aria. Alcuni di loro presentano “fratture composte”.
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