L’esercito turco ha reso noto che tre soldati sono stati uccisi nella notte traa mercoledì e giovedì 24 novembre in un raid aereo che sospettano essere stato condotto dalle forze aeree siriane nel nord della Siria. Se l’ipotesi fosse confermata, si tratterebbe delle prime perdite della Turchia a causa di attacco di Damasco da quando Ankara ha lanciato l’offensiva in Siria tre mesi fa.
Il raid è avvenuto durante un’operazione dei ribelli sostenuta dalla Turchia. I militari hanno detto che altri 10 soldati sono stati feriti nell’attacco, ma non hanno riferito dove questo sia accaduto precisamente.
Il regime siriano guidato da Bashar al-Assad non ha commentato l’accaduto, ma lo scorso ottobre ha definito la presenza delle truppe turche sul suolo siriano una “aperta violazione della sovranità siriana” e ha avvertito che avrebbe abbattuto gli aerei da guerra turchi che fossero entrati nel suo spazio aereo.
Fonti ospedaliere e di polizia avevano in precedenza accusato i miliziani dell’Isis per l’attacco notturno e hanno riferito che ha avuto luogo nella regione di al-Bab.
L’offensiva dei ribelli, chiamata operazione Euphrates Shields è stata lanciata ad agosto con lo scopo di respingere i miliziani del sedicente Stato islamico dal confine turco. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan mira inoltre a contenere le milizie dell’Unità di protezione popolare (Ypg), sostenuta dagli Stati Uniti e ritenuta un’estensione del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) in Turchia.