Tre navi missilistiche russe sono partite dalla base della marina nel Mar Nero di Sebastopoli tra mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre 2016 per raggiungere la flotta navale permanente della Russia nel Mediterraneo, dove potranno prendere parte all’operazione militare contro il sedicente Stato islamico.
La notizia della partenza di due corvette è stata diffusa mercoledì dalle agenzie di stampa russe. “Si prevede che la Serpukhov e la Zeleny Dol andranno nel Mediterraneo, come parte di una rotazione programmata, unendosi alla task force navale permanente,” ha detto il portavoce della marina russa Nikolay Voskresensky.
La terza nave, partita giovedì è la Mirazh, armata con missili Malakhit a medio raggio, mentre le altre due navi sono equipaggiate con missili a lungo raggio.
Lo spostamento delle tre corvette si colloca in un clima sempre più teso tra Washington e Mosca dopo la rottura dei rapporti bilaterali sul processo di pace in Siria.
Avviene inoltre nei giorni immediatamente successivi al trasferimento nella base siriana di Tartus di un sistema di difesa missilistica S-300, il 4 ottobre scorso.
In quell’occasione, il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov ha detto che lo scopo del trasferimento è quello di “garantire la sicurezza della base rispetto a minacce aeree” e che si tratta di un “sistema puramente difensivo”.
Il Cremlino ha inoltre deciso di fare un ulteriore passo nella direzione dello smantellamento della cooperazione con Washington in materia di energia nucleare.
Mosca ha sospeso un accordo sulla ricerca e interrotto un secondo accordo sulla conversione dell’uranio. Pochi giorni fa aveva sospeso un accordo sullo smaltimento del plutonio, proprio in risposta a quelli che percepisce come atti ostili degli Stati Uniti in merito alle crisi in Ucraina e Russia.
Intanto, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, apertamente e aspramente critico nei confronti della politica del Cremlino in Siria, incontrerà oggi il suo omologo russo Sergei Lavrov a Mosca.
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