Tre cittadini israeliani sono stati uccisi da un uomo armato di origini palestinesi all’entrata di un insediamento ebraico in Cisgiordania, secondo quanto riferito dalle autorità israeliane. Un’altra persona è rimasta ferita in modo serio, come riporta l’agenzia Reuters. In precedenza la Bbc aveva parlato di quattro feriti.
L’aggressore è stato colpito ed è morto in un secondo momento.
L’attacco è stato condotto nelle vicinanze del villaggio cisgiordano di Har Hadar, dove l’uomo si è avvicinato insieme a un gruppo di palestinesi che lavorano sul posto ma ha attirato i sospetti dei custodi e della polizia israeliana all’entrata del checkpoint, che gli ha intimato di fermarsi. A quel punto l’uomo ha estratto un’arma e ha aperto il fuoco contro la sicurezza israeliana. Le vittime hanno riportato anche ferite da arma da taglio.
La polizia non ha reso note le identità delle vittime. L’aggressore aveva 37 anni, proveniva dal vicino villaggio palestinese di Beit Suriq (a est di Har Hadar) aveva quattro figli ed era dotato di un permesso di lavoro israeliano.
Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, anche se il gruppo palestinese di Hamas ha applaudito per l’accaduto chiamandolo “una nuova intifada”.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che l’incitamento delle autorità palestinesi ha alimentato gli attacchi.
L’attacco è l’ultimo di una serie di atti contro gli israeliani compiuti dalla fine del 2015 per lo più da arabo-palestinesi. Da ottobre 2015, almeno 50 israeliani e cinque cittadini stranieri sono stati uccisi in Israele e nei Territori Occupati. Circa 300 palestinesi – la maggior parte dei quali erano aggressori, secondo Israele – sono stati uccisi nello stesso periodo.
La questione degli insediamenti è una delle più controverse tra Israele e Palestina, dal momento che quest’ultima li vede come un impedimento alla pace. Nei circa 140 insediamenti costruiti a partire dall’occupazione israeliana del 1967 della Cisgiordania e della Gerusalemme Est vivono circa 600mila israeliani. Gli insediamenti sono ritenuti illegali sulla base del diritto internazionale, ma Israele contesta questo punto. Altri sono stati uccisi negli scontri con le truppe israeliane.
Circa 36mila palestinesi hanno il permesso di lavorare negli insediamenti ebraici, dove la sicurezza per evitare questo tipo di attacchi è molto stretta.
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