Dopo mesi di colloqui, il 7 luglio quasi due terzi degli stati delle Nazioni Unite hanno convenuto di stipulare un trattato per vietare le armi nucleari. All’accordo si sono opposti in particolare gli Stati Uniti d’America, il Regno Unito e la Francia. A riportarlo è l’agenzia di stampa Reuters.
Il trattato sul bando delle armi nucleari entrerà in vigore 90 giorni dopo che 50 paesi lo avranno ratificato. La risoluzione è stata adottata con 122 voti favorevoli, un voto contrario e un’astensione.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva adottato una risoluzione nel dicembre 2016, approvata con 113 voti a favore, 35 contrari e 13 astensioni, al fine di negoziare uno strumento giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari, portando alla loro totale eliminazione, incoraggiando tutti gli stati membri a partecipare alla sua stesura.
A marzo 2017, in occasione dell’inizio dei colloqui per il nuovo trattato, l’ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, Nikki Haley ha dichiarato che decine di paesi hanno boicottato i negoziati perché già impegnati nel Trattato di non proliferazione, entrato in vigore nel 1970 allo scopo di prevenire la diffusione delle armi nucleari e della tecnologia necessaria per svilupparle.