Il 22 gennaio 2019 la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron si sono incontrati ad Aquisgrana per firmare un nuovo accordo franco-tedesco.
L’incontro si è svolto nel 56esimo anniversario del Trattato dell’Eliseo siglato il 22 gennaio 1963 dai residenti Charles de Gaulle e dal cancelliere Konrad Adenauer.
L’accordo tra Parigi e Berlino firmato nel 2019 si inserisce in un panorama diverso da quello del 1963, in cui il “nemico” da sconfiggere più che la Russia sembrano essere i movimenti nazionalisti che si preparano a conquistare Bruxelles dopo le elezioni europee.
Al centro del nuovo trattato ci sono politica estera, la difesa, la sicurezza e la creazione di un’area economica comune, oltre all’impegno della Francia di impegnarsi per riservare un posto nel Consiglio di sicurezza dell’Onu alla Germania.
L’obiettivo del rinnovato asse Parigi-Berlino è di affrontare importanti questioni di politica estera da una posizione comune soprattutto sui temi di sicurezza e difesa: proprio il presidente Macron è uno dei maggiori sostenitori della creazione di un esercito europeo, osteggiato però dalla Nato.
Tra le novità dell’accordo, invece, la creazione di una sorta di zona franca al confine tra Francia e Germania in cui entrerebbe in vigore il bilinguismo e che dovrebbe portare anche al rafforzamento degli scambi commerciali per rendere più stretti i legami tra i due paesi.
“Il nostro comune obiettivo dev’essere che l’Europa diventi lo scudo di protezione dei nostri popoli contro le bufere del mondo”, ha affermato il presidente francese nel suo discorso.
“Il nuovo Trattato franco-tedesco è la comune risposta al rafforzamento del populismo e del nazionalismo. In questi tempi così particolari sono necessarie riposte decise, chiare e proiettate al futuro”, aveva invece detto poco prima la cancelliera tedesca, aprendo l’incontro con Macron.
Entrambi i leader sono stati contestati al loro arrivo ad Aquisgrana e poco lontano dal palazzo del Municipio si sono radunati 120 gilet gialli.
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