Le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani hanno guadagnato fino a sei miliardi di euro durante il 2015. La gran parte dei ricavi proviene dal trasporto clandestino di migranti in Europa. A renderlo noto un rapporto dell’Europol, l’agenzia di polizia dell’Unione Europea, pubblicato lunedì 22 febbraio 2016.
Il rapporto etichetta il traffico di esseri umani come “il mercato criminale più rigoglioso d’Europa” e riferisce: “Questo giro d’affari [di sei miliardi di euro] sarà raddoppiato o triplicato se l’attuale crisi dei migranti proseguirà nel corso del prossimo anno”.
L’Europol e le forze di polizia nazionali in Europa e non solo hanno individuato oltre 12 mila sospetti, attivi all’interno di organizzazioni coinvolte nel traffico di migranti sin dal 2015.
Secondo il rapporto, le bande criminali, i cui affiliati provengono da paesi quali la Bulgaria, l’Egitto, L’Ungheria, l’Iraq e il Kosovo, sono coinvolti in una vasta gamma di attività criminose, inclusa la falsificazione di documenti e la corruzione di pubblici ufficiali.
I punti caldi dove si concentrano le attività di queste organizzazioni includono città lungo la “rotta balcanica” dal Medio Oriente, come Istanbul, Izmir, Atene e Budapest, ma anche centri di smistamento continentali come Berlino e Francoforte, in Germania, Calais, in Francia, e Zeebrugge, in Belgio.
Tuttavia, il rapporto nega che uomini sospettati di terrorismo abbiano usato su larga scala le reti del traffico di migranti per entrare in Europa.
“Significativamente meno dello 0,01 per cento delle persone sospettate di terrorismo hanno legami con i migranti,” ha reso noto in conferenza stampa il direttore di Europol, Rob Wainwright.
Circa un milione di migranti ha raggiunto l’Europa nel 2015, la gran parte dei quali in fuga da guerra e povertà in Medio Oriente, ha riferito l’agenzia nel rapporto emesso mentre istituisce un nuovo centro di coordinamento per la lotta su scala europea contro i trafficanti.
Il Centro europeo per il traffico di migranti, che avrà sede presso il quartier generale dell’Europol dell’Aia, aiuterà le forze di polizia all’interno e all’esterno dell’Europa a condividere l’intelligence e contribuirà con lo spiegamento di forze di polizia di emergenza, mentre emergono nuove rotte di migrazione.
Leggi l'articolo originale su TPI.it