Sono domande scomode quelle rivolte all’ambasciatore cinese a Londra Liu Xiaoming dal conduttore Andrew Marr, durante il programma televisivo “Andrew Marr Show” trasmesso in diretta sulla Bbc. Il conduttore aveva invitato l’ambasciatore per parlare del caso Huawei ma a un certo punto gli ha mostrato un video di un drone – diventato virale online alla fine del 2019 – che mostrerebbe secondo diverse intelligence occidentali decine di uiguri confinati in un campo di detenzione nella provincia dello Xinjiang, a maggioranza musulmana (qui chi sono gli uiguri).
“Che cosa sta accadendo qui, ambasciatore?”, ha chiesto Marr, “perché queste persone sono legate, bendate e fatte salire su un treno nella Cina moderna? Ce lo spiega?”. L’ambasciatore ha negato la pulizia etnica, sostenendo che negli ultimi 40 anni la popolazione dello Xinjiang è più che raddoppiata. “Mi scusi ambasciatore, secondo i vostri stessi dati, la popolazione uigura è crollata dell’84% negli ultimi quattro anni”, ha replicato Marr. “Come me lo spiega?”.
Liu Xiaoming ha continuato a negare senza fornire spiegazioni. “Gli abitanti dello Xinjiang vivono una vita molto felice”, ha detto. “La Cina è fermamente contro la tortura. Ogni gruppo etnico da noi ha pieni diritti, è un altro grande successo della Cina”.
Secondo i report delle organizzazioni che si occupano di diritti umani e alcune inchieste giornalistiche, nei “campi di rieducazione” in Cina gli uiguri sarebbero sottoposti a torture e lavaggio del cervello. Le donne sarebbero costrette ad aborti e sterilizzazione, in quella che viene definita una vera e propria “pulizia etnica”.
Leggi anche: 1. Cina, musulmani arrestati e costretti a bere alcolici e mangiare maiale nei campi di rieducazione: la repressione degli uiguri /2. Usa, la Camera approva una legge contro la persecuzione della minoranza musulmana degli uiguri in Cina