Il settimanale americano The Time ha nominato “Persona dell’anno” diversi giornalisti che sono stati presi di mira da regimi autoritari: tra i premiati anche il saudita Jamal Khashoggi, ucciso il 2 ottobre 2018 nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul.
La rivista ha dedicato ai “Guardiani” quattro copertine: una all’editorialista saudita del Washington Post, mentre nelle altre prime pagine ci sono i cinque giornalisti di Capital Gazette, il quotidiano del Maryland, uccisi in un assalto alla redazione. Poi, Wa Lone a Kyaw Soe Oo, i due giornalisti della Reuters arrestati e condannati in Myanmar, e, infine, la giornalista filippina Maria Ressa, oggetto di minacce da parte del governo Duterte.
Cos’è la Persona dell’anno – Il premio di Persona dell’anno, noto anche come Uomo dell’anno, è un riconoscimento assegnato ogni anno dal settimanale di attualità statunitense The Time. Negli anni è stato assegnato a uomini, donne, coppie, gruppi di persone, idee, luoghi o macchinari che “nel bene o nel male, hanno fatto il massimo per influire sugli eventi dell’anno”.
Chi è Jamal Khashoggi – Ex consigliere del governo saudita, Khashoggi aveva deciso di autoesiliarsi negli Stati Uniti nel 2017 per timore di un possibile arresto, dopo aver criticato alcune decisioni del principe ereditario saudita, nonché ministro della Difesa, Mohammed bin Salman.
Il giornalista aveva anche espresso diverse critiche sull’intervento militare di Riad in Yemen.
Khasoggi aveva più volte denunciato intimidazioni, arresti e attacchi subiti da giornalisti, intellettuali e leader religiosi non allineati con la casa reale saudita.
Ex redattore del quotidiano Al-Watan e di un canale di notizie tv saudita, Khashoggi ha anche partecipato ai programmi della Bbc sull’Arabia Saudita e sul Medio Oriente.
Il giornalista è anche noto per la sua relazione con il giovane Osama Bin Laden, con il quale ha viaggiato molto in Afghanistan negli anni Ottanta durante l’occupazione sovietica.