Almeno 20 persone sono morte il 30 marzo 2018 in un incendio divampato a bordo di un autobus nell’ovest della Thailandia, nella provincia di Tak. Secondo quanto riferito dalla polizia, il mezzo trasportava lavoratori immigrati dalla Birmania.
A bordo del mezzo c’erano 47 lavoratori che avevano appena attraversato il confine con la Thailandia per lavorare legalmente. Altre tre persone sull’autobus sono state ferite. Il resto dei passeggeri è uscito illeso.
La provincia di Tak ha riferito che l’autobus, noleggiato, proveniva dalla provincia di Mae Sot ed era diretto alla zona industriale Nava Nakorn di Pathum Thani.
L’incidente è avvenuto al chilometro 60 dell’autostrada 12, all’interno del parco nazionale Taksin Maharat.
Secondo le prime ricostruzioni, il motore dell’autobus ha preso fuoco e il rogo si è diffuso rapidamente nel veicolo.
Gli immigrati birmani avevano appena completato la registrazione dei permessi di lavoro.
Si stima che la Thailandia abbia più di 3 milioni di lavoratori migranti, molti dei quali provengono dalla vicina Birmania. Le regole per i permessi di lavoro sono state rafforzate nel 2017.
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