L’esercito libanese ha ucciso un miliziano del sedicente Stato islamico accusato di aver eseguito diversi attacchi terroristici nella città libanese di Ras Baalbek, vicino al confine siriano. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters che cita fonti delle forze di sicurezza del paese mediorientale.
L’uomo – un cittadino siriano – è stato ucciso durante un’operazione lanciata dall’esercito libanese, a seguito di informazioni dell’intelligence che descriveva una cellula terroristica islamica che operava al confine.
Durante il raid è stato arrestato anche un cittadino libanese sospettato di contrabbando d’armi. I militari hanno scoperto diverse bombe, una cintura esplosiva e quasi 50 chili di esplosivo.
L’operazione ha avuto luogo nell’area di Arsal, nel nord est del Libano, dove alla fine di giugno le autorità hanno arrestato diverse centinaia di persone in alcuni campi profughi, sospettate di legami con il sedicente Stato islamico.
Sulle colline al confine siriano, le forze di sicurezza libanesi operano regolarmente sia contro i miliziani legati al sedicente califfato sia contro i terroristi fedeli ad al-Qaeda. Alcuni attentanti terroristici in Libano sono legati alla guerra civile siriana che dura ormai da sei anni, dove il gruppo sciita libanese Hezbollah combatte in sostegno del dittatore Bashar al-Assad.
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