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    Il punto sul terremoto in Nepal

    Il terremoto in Nepal ha causato la morte di almeno 7.056 persone. Cosa è successo, cosa succederà e quanto è pronto il Nepal ad affrontare questo disastro

    Di Irene Fusilli
    Pubblicato il 3 Mag. 2015 alle 16:10 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:37

    Il numero di vittime in Nepal continua ad aumentare in seguito al terremoto che sabato 25 aprile ha colpito la regione centrale del Paese, scatenando anche una valanga sul monte Everest e diverse scosse di assestamento domenica 26.

    Vittime e danni 

    Il terremoto di magnitudo 7.8 che è avvenuto sabato mattina è stato il peggiore ad aver colpito il Nepal negli ultimi ottant’anni e ha causato danni e vittime anche nelle nazioni confinanti.

    Oltre alle 7.056 vittime che hanno perso la vita in Nepal, diverse persone sono morte nei vicini Paesi dell’India, del Bangladesh, del Tibet e del Pakistan. 

    Il terremoto ha colpito una vasta area densamente popolata intorno alla capitale Kathmandu.

    Forti scosse di assestamento sono state avvertite anche nella giornata di domenica, tra cui una di magnitudo 6.7.

    Gli ospedali locali sono stati affollati dai feriti e l’aeroporto internazionale di Kathmandu è rimasto chiuso per ore, intralciando gli sforzi iniziali per il soccorso immediato.

    Tra gli edifici distrutti a Kathmandu c’è anche la torre di Dharahara, una pietra miliare della città costruita dai governatori del Nepal come torre dell’orologio nel diciannovesimo secolo, riconosciuta patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.

    È stata ridotta in macerie ed è stato riportato che alcune persone sarebbero ancora intrappolate lì sotto.

    Tutti gli aggiornamenti: Un forte terremoto in Nepal ha colpito il centro del Paese. Alcuni edifici sono crollati nella capitale Kathmandu. Almeno 7.056 morti 

    Soccorsi e aiuti

    Con la riapertura dell’aeroporto di Kathmandu nella giornata di domenica, gli aerei di primo soccorso hanno cominciato a distribuire provviste. I Paesi confinanti come India, Cina e Pakistan sono stati i primi a inviare aiuti. 

    L’India ha inviato circa 200 soccorritori sul campo e 43 tonnellate di materiale di primo soccorso tra tende, cibo e medicinali, ha detto il ministro degli Affari Esteri indiano Vikas Swarup.

    La Cina ha inviato un gruppo di 62 persone per le ricerche sul campo. Ulteriori aiuti umanitari giungeranno da altre nazioni, tra cui Emirati Arabi Uniti, Germania e Francia.

    Il Pakistan invierà quattro aerei C-130, ciascuno dei quali con a bordo 30 posti letti per gli ospedali, dottori dell’esercito, chirurghi e specialisti.

    Una squadra di ricerca è stata inoltre inviata per facilitare la ricerca sul campo con radar capaci di penetrare il terreno e cani da fiuto. Il governo pakistano ha anche inviato 2.000 pacchi di cibo pronto, bottiglie di acqua, medicine, 200 tende e 600 coperte.

    L’Unicef ha riferito che più di un milione di bambini sarebbe stato colpito gravemente dal sisma.

    Situazione sul Monte Everest

    Una valanga devastante si è verificata sul monte Everest come conseguenza del terremoto di sabato 25, uccidendo e ferendo diverse persone.

    Il primo gruppo di sopravvissuti è stato trasportato a Kathmandu domenica e ricoverato negli ospedali. Sembrerebbe che nessuno riporti ferite gravi o sia in pericolo di morte.

    La valanga si è verificata vicino a uno tra i punti più pericolosi del monte, nell’area tra la cascata Khumbu – che fa parte dalla cima del ghiacciaio omonimo – e il campo base per le spedizioni internazionali di alpinismo.

    Alpinisti presenti su luogo hanno riferito che alcune persone potrebbero essere state sotterrate dalla valanga all’interno delle loro tende. Gli alpinisti e la squadra di soccorritori hanno lasciato il campo-base sabato per spostarsi in un luogo più sicuro. 

    Un terrificante video mostra cosa è successo al campo base sulla montagna: il crollo della parete di neve, il panico degli scalatori e quello che rimane del campo dopo la valanga


    Guarda la gallery: Immagini forti mostrano le conseguenze del terremoto in Nepal, che finora ha causato la morte di più di 7.056 persone 

    Cosa è successo? Cosa succederà?

    Il sismologo statunitense Paul Earle dell’US Geological Survey ha dichiarato che il sisma è avvenuto in una zona di thrust fault, in italiano sovrascorrimento. Questo è il nome utilizzato dagli esperti per indicare il movimento di una zolla della crosta terrestre sotto a un’altra.

    Nel caso del terremoto in Nepal, è stato il movimento della placca indiana ad aver causato il sisma. Questa placca, secondo il sismologo Earlesi starebbe muovendo verso nord di 45 millimetri all’anno al di sotto della placca euroasiatica. È un terremoto diverso da quello che si verificò a San Francisco nel 1906.

    La regione nepalese colpita dal terremoto è altamente soggetta a scosse sismiche. Negli ultimi cento anno sono stati registrati quattro terremoti di magnitudo superiore a 6.0.

    Quanto è pronto il Nepal ad affrontare questo disastro?

    Il Nepal è una nazione relativamente povera. La stabilità politica del Paese è peggiorata negli ultimi anni, e alcuni scioperi generali hanno reso la situazione ancora più difficile nella capitale Kathmandu. 


    La costituzione del Nepal avrebbe dovuto essere scritta dall’assemblea costituente che venne eletta nel 2008, dopo la fine di una rivoluzione maoista durata 10 anni e il rovesciamento della monarchia.

    Ma l’assemblea venne ostacolata dalla guerra civile e non finì mai il suo lavoro. Una nuova assemblea è stata nominata nel 2013, ma da allora ha dovuto affrontare gli stessi problemi di quella precedente.

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