Tornano ad emergere le tensioni tra il Giappone e gli altri stati asiatici. Durante una sessione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, gli inviati diplomatici dei rispettivi paesi si sono confrontati con parole forti su temi relativi alla loro storia nazionale.
L’ambasciatore cinese Liu Jieyi ha riferito che la visita del Primo Ministro giapponese al santuario di Yasukuni in diccembre “ha chiuso la porta del dialogo”. Il santuario che si trova nel centro di Tokyo, è dedicato ai soldati giapponesi che morirono combattendo per l’imperatore, compresi 14 criminali di guerra. La visita era stata bollata come “controversa” e “inaccettabile” dal governo di Pechino.
Il capo diplomatico della Corea del Sud, invece, ha accusato il Giappone di avere una “visione distorta” della Storia.
L’azione del governo nipponico contro il suo passato militarista è stata considerata inadeguata dalle altre nazioni asiatiche. La sessione del Consiglio invitava al dibattito sulle lezioni che ciascun paese deve imparare dalle esperienze di guerra.
Al momento Cina, Giappone e Corea del Sud sono impegnati in una acuta disputa per le isole Senkaku.