Quando, pochi mesi fa, il regista statunitense Quentin
Tarantino ha fatto uscire il suo film più recente, The Hateful Eight, molte locandine riportavano, alludendo al
titolo, che si trattava dell’”ottavo film di Quentin Tarantino”. Questa cifra,
seppur piuttosto bassa rispetto al numero di opere che di solito un regista
realizza nel corso della propria carriera, potrebbe corrispondere però all’80
per cento dell’intera filmografia dell’autore losangelino.
Tarantino è stato infatti recentemente ospite del festival cinematografico
di Gerusalemme, dove ha confermato una dichiarazione già filtrata tempo fa
durante un’intervista: “Sto pensando di fermarmi una volta raggiunti i
dieci film. Quindi ne rimangono solo due”.
“Non credo che si dovrebbe stare sul palco fino a
quando le persone non ti implorano di scendere. Mi piace l’idea di lasciare al
pubblico la voglia di qualcos’altro. Secondo me la regia è una cosa da giovani,
e mi piace l’idea di un cordone ombelicale tra il mio primo e il mio ultimo
film. Se arriverò a farne dieci e sentirò di aver fatto un buon lavoro senza
rovinare tutto, penso che sarà buon modo per finire. Se poi più avanti dovesse
capitare un buon film, non è che non lo farò solo perché ora ho detto così, ma
l’idea di terminare con il decimo, lasciando il pubblico con la voglia di qualcosa
in più, mi piace”.
Tarantino ha anche aggiunto: “Magari a 75 anni avrò
ancora un’altra storia da raccontare, ma si tratterebbe di un altro genere di
cosa, e la mia filmografia vera e propria rimarrebbe comunque a dieci film. Ma
quello che potrei fare quando sarò un fottuto vecchio, quell’eventuale film geriatrico
sarà una cosa a parte, quando sarò in ospizio, e non verrà messo nella stesso
gruppo degli altri dieci”.
Nell’occasione Tarantino ha anche dichiarato qual è il
personaggio che ama di più tra quelli da lui creati nel corso della sua
carriera, individuandolo in Hans Landa, l’ufficiale nazista che fa da
antagonista principale in Bastardi senza
gloria, del 2009.
In particolare il regista ha lodato la grande
interpretazione di Christoph Waltz, l’attore fino a quel momento
semisconosciuto poi diventato una star internazionale: “Ero ormai piuttosto
preoccupato perché non trovavamo l’attore giusto, e se non avessi trovato il
perfetto Landa non avrei fatto il film. Di fatto ero ormai emotivamente pronto
a mettere fine al progetto. Poi Christoph Waltz si è presentato al provino… ed
è stato subito ovvio che era lui quello che cercavamo. Era in grado di fare
tutto quello che volevamo. Semplicemente fantastico… Eravamo in estasi quando
finì di parlare. In quel momento gli abbiamo vomitato addosso ogni sorta di
elogi: ‘Oh mio Dio, sei stato incredibile, sei stato fantastico. Oh mio Dio,
grazie, grazie, grazie!’Non ho mai fatto un pompino a un uomo, ma in quel
momento se c’era qualcuno che se lo meritava era lui”.
Questi i lungometraggi diretti da Tarantino finora:
Le iene (1992)
Pulp Fiction (1994)
Jackie Brown (1997)
Kill Bill (2003-2004) [considerato un unico film da Tarantino]
Grindhouse – A prova di morte (2007)
Bastardi senza gloria (2009)
Django Unchained (2012)
The Hateful Eight (2015)
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