I talebani hanno attaccato mercoledì 1 marzo alcuni obiettivi in diverse zone di Kabul, la capitale dell’Afghanistan. Tra i luoghi presi di mira un distretto di polizia, una accademia militare e una struttura del servizio d’intelligence.
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A rivendicare le azioni è stato il portavoce dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, Zabihullah Mujahid, con un tweet. Secondo Associated Press, ci sarebbero almeno 16 morti e 43 feriti in seguito agli attacchi.
Secondo quanto scritto da Mujahid l’operazione avrebbe causato la morte di “numerosi soldati”, anche se le fonti ufficiali parlano, per il momento, di sei civili feriti.
Nella città di Kabul sono state avvertite alcune esplosioni durante la mattinata di mercoledì. Gli attacchi, ancora in corso, hanno riguardato almeno due zone della città, secondo quanto riportato da alcuni ufficiali afghani.
Secondo l’Ansa, citando alcuni testimoni oculari interpellati da 1TvNews, l’attacco al distretto di polizia di Kabul sarebbe stato realizzato con un’autobomba. A seguito dello scoppio una densa colonna di fumo si è levata nel cielo. Un commando armato sarebbe riuscito a penetrare nel commissariato, ingaggiando uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza.
Un secondo attacco sarebbe stato realizzato da un kamikaze ad una sede dei servizi di intelligence afghani in quartiere centrale di Kabul. Il viceportavoce del ministero dell’Interno, Najib Danish, ha indicato che questo attacco ha causato il ferimento di due persone. Anche questa azione è stata rivendicata dal portavoce dei talebani.
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