Il 6 febbraio, poco prima della mezzanotte ora locale, è stata avvertita sull’isola di Taiwan una scossa di magnitudo 6.4 con un epicentro registrato a 9 chilometri di profondità e a 20 dalla costa. Almeno 5 persone sono morte e altre 60 risultano al momento disperse, mentre 243 sono i feriti.
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Il terremoto ha causato il crollo di un albergo nella località di Hua-Lien. Molti dei 60 dispersi si trovano sotto le macerie dell’hotel.
Il sisma è stato avvertito anche nella capitale Taipei ma non è stato lanciato l’allarme tsunami.
Sui social network stanno circolando le prime immagini dei danni causati dalla scossa, dove si vede l’hotel Tongshuai pericolosamente inclinato, con il primo piano schiacciato dal resto della struttura.
#Terremoto magnitudo 6.4 a #Taiwan, un hotel si inclina pic.twitter.com/VsBbD2kZe5
— Atlantide (@Atlantide4world) 6 febbraio 2018
Anche altri edifici e infrastrutture della città marittima risultano gravemente danneggiate.
#Terremoto magnitudo 6.4 a #Taiwan: decine di persone intrappolate in un albergo crollato solo da un lato a Hua-Lien, costa est dell’isola.
L’altro ieri si erano verificate altre due scosse, rispettivamente di magnitudo 6.1 e 5.5. pic.twitter.com/QRDvltL4jO— Asiablog.it (@Asiablog_it) 6 febbraio 2018
Secondo quanto riferito dall’USGS, l’istituto americano che monitora i movimenti tellurici nel mondo, l’epicentro del terremoto è localizzato nell’Oceano Pacifico, a 21 chilometri a nord est della città portuale di Hua-Lien.
Negli ultimi giorni erano state registrate più di 20 scosse al giorno nella zona.
Uno scienziato, dell’Università Centrale di Taiwan, Lee Chyi-tyi, aveva avvertito che l’isola è entrata in un ciclo sismico che potrebbe durare decenni.
Sempre al largo di Hua-Lien, il 4 febbraio, c’erano state due scosse di magnitudo 6.1 e 5.5, con epicentro a 12 chilometri di profondità.
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