Il ministro svedese della Giustizia e dell’Immigrazione Morgan Johansson ha dichiarato nella giornata di giovedì 5 novembre che il governo svedese non potrà più garantire una sistemazione per i rifugiati che arriveranno nei prossimi mesi.
“La Svezia non potrà più garantire un alloggio a tutti coloro che verranno. A chiunque arriverà verrà detto che non c’è nessun posto dove poter stare”, ha detto il ministro Johansson.
A causa della mancanza di alloggi, l’Agenzia per l’immigrazione ospiterà i 50 profughi che sono attesi in Svezia nella propria sede.
Il governo ha chiesto aiuti all’Unione Europea per sostenere il numero record di richiedenti asilo, che sarebbe arrivato a 190mila dall’inizio del 2015 secondo quanto riportato dall’Agenzia per l’immigrazione svedese. Il doppio rispetto al precedente record raggiunto nei primi anni Novanta.
Il problema è la redistribuzione dei migranti, la Svezia ha sinora accolto il più alto numero di rifugiati pro capite nell’Unione Europea. Vuole adesso che il piano di ricollocamento venga rivisto in maniera che il suo peso non gravi principalmente sulla Svezia.
La Commissione europea non nasconde le difficoltà che si sono presentate e si presenteranno per accogliere coloro che hanno abbandonato i propri Paesi per ragioni politiche o economiche. Nonostante questo, segnala che, entro qualche anno, l’arrivo dei migranti potrebbe influire in maniera positiva sulla situazione finanziaria dei Paesi ospitanti.
Secondo un report diffuso recentemente dall’Unione europea, entro la fine del 2016 altri 3 milioni di migranti potrebbero raggiungere l’eurozona, oltre ai 700mila già arrivati dall’inizio del 2015.
Circa 600mila migranti sarebbero attesi tra novembre 2015 e febbraio 2016, secondo le statistiche dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), e tra questi, circa 5mila al giorno in Turchia.
— Leggi anche: 3 milioni di migranti in arrivo entro la fine del 2016
Leggi l'articolo originale su TPI.it