Almeno 27 persone sono rimaste uccise e circa 100 ferite in seguito a un’esplosione avvenuta nella città turca di Suruc, vicino al confine con Kobane, in Siria.
L’attacco, avvenuto all’esterno del centro culturale Amara, potrebbe essere stato causato da una ragazza suicida di 18 anni, riferiscono le forze di sicurezza presenti sul luogo.
Le autorità turche sostengono che il responsabile dell’attacco sia l’Isis. Non ci sono conferme finora.
L’esplosione ha preso di mira un gruppo di giovani membri della Federation of Socialist Youth Associations, che aveva pianificato di andare a Kobane per aiutare a ricostruire la città dopo i combattimenti.
L’associazione aveva pubblicato una foto subito prima dell’attentato, sul proprio profilo Facebook.
La città di Kobane, lungo il confine turco-siriano, è stata teatro di guerra tra i miliziani dello Stato Islamico e i combattenti curdi nel corso degli ultimi mesi.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdoğan ha condannato l’attacco, tacciandolo di essere un atto terroristico. La città di Suruc ospita diversi rifugiati scappati dai combattimenti di Kobane.