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    Le suore che si battono per coltivare marijuana in California

    Le Sisters of the Valley, non affiliate a nessuna Chiesa, producono medicinali a base di cannabis, ma ora una legge potrebbe interrompere la loro attività

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Gen. 2016 alle 12:36 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:19

    A Merced, città di circa 80.000 abitanti nella California centrale, un convento di suore vuole sfidare la legge per continuare a coltivare marijuana.

    Le Sisters of the Valley sono un ordine di suore decisamente anomalo, a partire dal loro credo: non sono infatti affiliate a nessuna istituzione religiosa ufficiale, e si rifanno a idee associate alla spiritualità new age, all’ambientalismo, al femminismo e al progressismo in ambito politico.

    Inoltre, i membri dell’ordine sono soltanto tre, e il convento consiste in una casa con tre stanze da letto, in cui vivono Sorella Kate, Sorella Darcy e suo figlio. 

    Tra le loro attività quotidiane rientra la coltivazione di piante di marijuana nel garage della casa/convento, volta alla produzione di tintura di cannabidiolo, utilizzata legalmente come medicinale in California, che vendono attraverso la piattaforma online Etsy.

    Recentemente c’è stato però un imprevisto per le loro attività: dopo 19 anni dalla legalizzazione della cannabis a livello terapeutico nello stato, per un errore legislativo ora in alcuni singoli comuni è stata vietata la coltivazione, e tra questi Merced.

    Da un giorno all’altro le sorelle sono quindi diventate delle criminali agli occhi della legge, almeno finché i legislatori non prenderanno provvedimenti per correggere l’errore.

    Sorella Kate ha quindi dichiarato “Non accetteremo il divieto. È contro il volere della gente, e questo lo rende innaturale e immorale”, e ha dato il via a una serie di iniziative, come bombardare di telefonate il municipio, per far sì che gli altri coltivatori locali si uniscano a lei nella protesta. 

    Nelle prossime settimane si saprà se il governo cittadino darà ascolto alle sue richieste attivandosi per ripristinare la legge precedente o se il divieto di coltivazione verrà mantenuto.

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