Oltre 80 uomini sono stati accusati di aver stuprato otto donne e di averle rapinate. È successo scorso a Krugersdorp, in Sudafrica, a ovest di Johannesburg. Una squadra di 22 persone – 12 donne e 10 uomini – giovedì scorso stava girando un video musicale in una miniera abbandonata quando è arrivato un gruppo composto da uomini armati avvolti con delle coperte. “I sospettati hanno ordinato a tutti di sdraiarsi, hanno violentato otto delle donne e hanno derubato tutte la loro attrezzatura video prima di fuggire”, ha spiegato il commissario di polizia della provincia di Gauteng, il tenente generale Elias Mawela. La più giovane delle donne ha 19 anni, come si legge sui media locali.
Gli aggressori sono stati individuati attraverso l’analisi sui campioni di dna delle donne violentate. Sarebbero minatori illegali, “zama-zama”, che scavano nell’area di Johannesburg nei pozzi minerari chiusi alla ricerca di oro. Molti sarebbero stranieri.
Lunedì, davanti al tribunale di Krugersdorp, hanno protestato oltre trecento persone contro l’alto tasso di stupri, come riportato dal Guardian. Secondo i media locali, nell’ultimo anno in Sud Africa si sono verificati più di 36mila casi. Soltanto nei primi tre mesi dell’anno sono state denunciate 10.818 violenze per un incremento del 13,7% rispetto al 2021.
“Chiederemo che la stazione di polizia venga posta sotto amministrazione perché nonostante la comunità abbia denunciato molti crimini commessi dagli zama-zama, non è stato fatto nulla”, ha spiegato Zandile Dabula, segretario generale dell’Operazione Dudula, organizzazione che protesta contro gli immigrati clandestini in Sud Africa.