Il corpo di un subacqueo è stato ritrovato con la gola tagliata e legato a un palo di cemento, di quelli a cui vengono ancorate le boe, al largo di Pattaya, in Thailandia.
L’uomo, che le autorità hanno descritto come un occidentale tra i 45 e i 50 anni alto tra i 170 e i 175 centimetri, indossava la muta da sub, le infradito e aveva 1.500 baht (circa 40 euro) addosso.
È stato ritrovato 200 metri al largo di Samae, una spiaggia sull’isola di Koh Larn, vicino a Pattaya, popolare meta turistica, ma anche, sembra, centro di reti internazionali del crimine organizzato, incluse la mafia russa e quella cinese.
I sommozzatori inviati nell’area dove è stato rinvenuto il cadavere hanno trovato sul fondale marino un respiratore, un paio di occhialini, una cuffia da nuoto e un taglierino.
La polizia thailandese che sta indagando sulla vicenda ha fatto sapere che la scientifica sta analizzando eventuali impronte e tracce sugli oggetti mentre il corpo è stato mandato a Bangkok per l’autopsia.
Nel frattempo, si cerca di identificare la vittima, dato che non risultano denunce di persone scomparse e nessuno si è fatto avanti per il riconoscimento.
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