Uno studente americano di 16 anni di nome Davis Allen Cripe è deceduto il 26 aprile durante una lezione in un liceo della Carolina del Sud.
Il ragazzo ha accusato un malore dopo aver assunto tre bevande a base di caffeina in un arco tempo temporale di due ore: un caffellatte acquistato da McDonald’s, una confezione grande di Diet Mountain Dew, bevanda gassata con alta concentrazione di caffeina, e un energy drink.
Davis pesava 90 chili e non aveva disfunzioni pregresse accertate a livello cardiaco. Stando all’esito dell’autopsia eseguita sul corpo del ragazzo, la morte sarebbe avvenuta per un eccesso di caffeina che avrebbe provocato un’aritmia. La notizia è stata diffusa dal medico legale della contea di Richland, Gary Watts e riportato dalla Bbc.
L’aritmia è un’anomalia nel battito cardiaco che può impedire al cuore di pompare abbastanza sangue al corpo, con conseguenze per il cervello, il cuore stesso e altri organi.
“Questa non è un’overdose, Davis è morto per una sostanza del tutto legale”, ha voluto precisare il dottor Watts. “Il nostro obiettivo è di far sapere alla gente, soprattutto ai nostri ragazzi che vanno a scuola, che queste bevande possono essere pericolose, e di stare molto attenti a quante ne assumono nell’arco della giornata. Bisogna stare attenti al loro consumo esattamente come si fa con alcool o sigarette”.
Le bevande energetiche sono commercializzate in oltre 165 Paesi. Secondo la stima effettuata dall’ultimo studio Espad coordinato da Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr, in Italia quasi un adolescente su tre le consuma abitualmente.
In genere queste bevande contengono sostanze eccitanti, in particolare caffeina e taurina, ma anche composti in grado di trasformare i grassi in energia.
L’Unione nazionale consumatori li ha individuati: “Oltre all’acqua, ingrediente presente in maggiore quantità, tutte queste bevande contengono più o meno le stesse sostanze: caffeina, taurina, un componente che sembra migliorare la capacità durante gli sforzi, e zuccheri; in minori quantità altri stimolanti come il guaranà e integratori come la carnitina”.
L’abuso di caffeina può portare a nausea e vomito, tachicardia, ipertensione, agitazione, tremore, vertigini e dolori toracici. Secondo gli esperti la soglia limite giornaliera per gli adulti è di circa tre tazze di caffè; per i ragazzi meno della metà, l’equivalente di due lattine di Coca Cola.
Leggi l'articolo originale su TPI.it