Amnesty International ha denunciato che, nel giro di due giorni, in Repubblica Centrafricana sono morte quasi 1000 persone, il doppio rispetto ad una precedente stima dell’Onu.
Il movimento sostiene che, con questo alto numero di vittime, non ci siano dubbi sul fatto che nel Paese vengano commessi crimini di guerra.
I ribelli Seleka hanno ucciso circa 1000 persone nella capitale Bangui, per rivendicare gli attacchi della Milizia Cristiana.
I civili vengono uccisi ogni giorno nonostante la presenza di forze militari francesi e dell’Unione Africana.
In un altro report, Human Rights Watch, richiama l’attenzione delle Nazioni Unite sul conflitto e chiede il potenziamento della missione di peacekeeping nel Paese.
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