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    La storia del simbolo della pace, un’icona mondiale che oggi compie 60 anni

    Fu commissionato al disegnatore pacifista Gerald Holtom dalla Cnd, Campagna per il disarmo nucleare, guidata all'epoca dal filosofo e matematico Bertrand Russell

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 21 Feb. 2018 alle 16:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:34

    Il simbolo della pace fu ideato e creato dal disegnatore pacifista britannico Gerald Holtom il 21 marzo 1958.

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    Gli fu commissionato dalla Cnd, Campagna per il disarmo nucleare, guidata all’epoca dal filosofo e matematico gallese Bertrand Russell.

    L’icona nasce dalla rappresentazione all’interno di un cerchio, che simboleggia il mondo, delle due lettere dell’alfabeto semaforico (quello usato in ambito di navigazione navale) “N” e “D”, le iniziali di Nuclear Disarmament.

    Il segnale semaforico della lettera “N”

     

    Il segnale semaforico della lettera “D”

     

    I due simboli semaforici sovrapposti

     

    Il simbolo della pace disegnato da Holtom

     

    Lo stesso Holtom spiegò che il simbolo voleva rappresentare un essere umano prostrato e impotente davanti alla guerra.

    “Ero in uno stato di disperazione. Profonda disperazione. Ho disegnato me stesso: la rappresentazione di un individuo disperato, con le palme delle mani allargate all’infuori e verso il basso, alla maniera del contadino di Goya davanti al plotone d’esecuzione. Ho dato al disegno la forma di una linea e ci ho fatto un cerchio intorno”, dichiarò il disegnatore.

    All’inizio Holtom pensò di utilizzare nel logo la croce latina simbolo del cristianesimo all’interno di un cerchio.

    Ma parlando con alcuni preti capì che l’utilizzo della croce nelle manifestazioni di protesta non avrebbe riscosso molti consensi nel mondo cristiano.

    Una volta creato il simbolo, questo fu rapidamente replicato con un tratto nero su distintivi bianchi fatti di creta e venne distribuito dai membri del Cnd agli attivisti e ai manifestanti contro l’utilizzo delle armi nucleari.

    Il messaggio che veniva fatto circolare era che in caso di scoppio di una guerra atomica, le spille sarebbero state tra gli ultimi oggetti fatti dall’uomo.

    La prima volta che il simbolo della pace fece la sua apparizione fu nel corso della Marcia di Aldermaston, anche detta Marcia di Pasqua, una grande manifestazione anti-nucleare svoltasi in Gran Bretagna nel 1958, partita da Trafalgar Square a Londra e terminata ad Aldermaston, città a 80 chilometri dalla capitale, dove venivano prodotte le armi nucleari dell’esercito britannico.

    L’universalità del simbolo si deve anche alla volontà di non porre su di esso alcun vincolo di riproduzione.

    Fu importato negli Stati Uniti dall’attivista Bayard Rustin, consigliere di Martin Luther King, divenendo presto un’icona dei movimenti per i diritti civili e contro la guerra del Vietnam.

    La sua diffusione riguardò anche i movimenti ambientalisti, quelli a difesa dei diritti delle donne o degli omosessuali e nella lotta all’apartheid.

    Nonostante alcuni gruppi dell’estrema destra americana provarono a screditarlo sostenendo le presunte origini sataniche o filo comuniste del marchio, il simbolo della pace è rimasto nei decenni un icona per i pacifisti di tutto il mondo.

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