Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg avverte: le tensioni militari con la Russia potrebbero durare ancora molto a lungo. Per questo, il numero uno dell’Alleanza Atlantica auspica un potenziamento dell’industria occidentale degli armamenti.
“La Nato non vuole una guerra con la Russia, ma dobbiamo prepararci a un confronto che potrebbe durare decenni”, mette in guardia Stoltenberg in un’intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag, edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt.
“Se Putin vince in Ucraina, non c’è garanzia che l’aggressione russa non si estenda ad altri Paesi”, sostiene il capo della Nato. Parole che suonano come una risposta a quanto detto dal presidente russo nella recente intervista al giornalista statunitense Tucker Carlson.
Alla domanda se riuscisse a immaginare uno scenario in cui la Russia avrebbe invaso militarmente la Polonia, Paese membro della Nato, Putin ha risposto: “Solo in un caso, se la Polonia attacca la Russia”. “Ma perché dovremmo farlo?”, si è chiesto il capo del Cremlino. “Non abbiamo alcun interesse in Polonia, Lettonia o altrove. Semplicemente non abbiamo alcun interesse”.
Una versione a cui Stoltenberg, evidentemente, non credo. E se le tensioni con la Russia sono destinate a durare ancora a lungo, il segretario generale della Nato invita i Paesi dell’Alleanza a rafforzare l’industria del comparto difesa.
“Dobbiamo ricostruire ed espandere la nostra base industriale più velocemente, in modo da poter aumentare le forniture all’Ucraina e rifornire le nostre scorte”, esorta Stoltenberg. “Questo significa passare da una produzione lenta in tempi di pace a una produzione veloce, come è necessario in tempi di conflitto”.