Steven Seagal, attore statunitense sessantacinquenne noto per i suoi film d’azione e di arti marziali, è stato bandito per cinque anni dall’Ucraina in quanto “minaccia per la sicurezza nazionale”.
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Le autorità ucraine hanno infatti dichiarato che l’attore avrebbe “commesso azioni socialmente pericolose … che contraddicono gli interessi del mantenimento della sicurezza dell’Ucraina”, una motivazione che si riferisce implicitamente alla più volte sbandierata amicizia di Seagal con il presidente russo Vladimir Putin.
Già in passato Seagal aveva partecipato a una manifestazione motociclistica pro-Putin in Crimea, annessa nel 2014 dopo che il governo del presidente ucraino Viktor Yanukovych era stato rovesciato, e aveva inoltre difeso quest’annessione in un’intervista, dichiarando che il “desiderio di Putin di proteggere la popolazione russa della Crimea, i suoi beni e la base militare russa del Mar Nero a Sebastopoli è molto ragionevole”.
L’Ucraina considera illegale il territorio occupato in Crimea e si riserva il diritto di imporre un divieto d’ingresso a chiunque lo visiti senza ottenere prima il permesso da Kiev .
A novembre, Putin aveva concesso la cittadinanza russa a Seagal, offrendogli un passaporto russo in una cerimonia formale, come già avvenuto in passato con un altro noto attore, il francese Gérard Depardieu.
Seagal, che ha sostenuto apertamente Donald Trump durante la corsa alle presidenziali del 2016, ha origini russe a ha visitato regolarmente la Russia fin dagli anni Novanta, quando ha aperto una succursale del ristorante Planet Hollywood a Mosca.
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