I Giochi Olimpici invernali di Sochi stanno per iniziare. Tra una settimana, i gruppi a favore dei diritti degli omosessuali e i gruppi di protesta russi tenteranno di usare il palcoscenico internazionale della manifestazione sportiva per far sentire la loro voce. In questo contesto è arrivata la decisione del governo inglese di stanziare fondi extra per gli attivisti russi duramente limitati dai provvedimenti del governo di Mosca che vietano le campagne a sostegno della libertà sessuale.
Per le restrizioni imposte dalla legge russa, i governi esteri non possono finanziare direttamente i gruppi d’azione e di protesta che agiscono nel Paese. Il governo inglese invece potrà fornire il suo aiuto attraverso i canali di supporto delle organizzazioni non governative russe. I gruppi che riceveranno la donazione, come Stonewall, si sentono incoraggiati nella promozione delle loro attività.
“Sfruttiamo l’opportunità dei Giochi Olimpici invernali per sottolineare l’importanza di trattare le persone in maniera equa. Questo è alla base della Carta Olimpica” ha dichiarato alla Bbc il Segretario di stato inglese per la Cultura Maria Miller.
Il governo russo ha risposto all’azione annunciando che verrà creata una “zona di protesta” a circa 16 km dal centro olimpico nella città di Sochi. Lì le persone potranno manifestare liberamente.
La Russia ha dichiarato che questo spazio è un segno di apertura del Paese e del suo impegno verso le richieste di maggior rispetto per i diritti dei cittadini.