Un cittadino della Virginia, negli Stati Uniti, è stato accusato di aver fornito supporto materiale all’Isis.
Mohamad Jamal Khweis, 26 anni, si era recato in Siria per unirsi al gruppo estremista e aveva cominciato l’addestramento da quasi un mese quando era stato catturato dalle forze curde nel nord dell’Iraq a marzo.
Khweis sarà processato presso il tribunale federale di Alexandra, ha reso noto il dipartimento di Giustizia americano.
L’uomo ha riferito agli agenti dell’Fbi che ha cominciato a pianificare di unirsi al sedicente Stato islamico a metà del 2015, dopo aver visto i video in cui i miliziani estremisti giustiziavano dei prigionieri, incluse le raccapriccianti immagini del pilota giordano arso vivo.
Khweis ha ammesso durante gli interrogatori di aver viaggiato attraverso l’Europa e la Turchia per raggiungere la Siria e unirsi al gruppo, e di essere arrivato a Raqqa, la capitale de facto dell’Isis nel paese, dove ha dichiarato di essere disposto a diventare un attentatore suicida.
L’aspirante jihadista è stato sottoposto all’indottrinamento religioso da parte del gruppo a Mosul, in Iraq, ma – stando a quanto ha dichiarato – non aveva ancora mai toccato un’arma da fuoco.
Quando le forze curde lo hanno preso, uno degli agenti aveva riferito che l’uomo sembrava intenzionato non solo a sfuggire alla cattura ma anche a scappare dai miliziani dell’Isis.
Khweis deteneva ancora la sua patente di guida rilasciata dallo stato della Virginia ma a quel punto aveva bruciato e distrutto sia il suo computer che i suoi due telefoni cellulari.
Il ventiseienne è uno dei quasi 90 cittadini americani accusati di crimini connessi alle attività dell’Isis.
Il direttore dell’Fbi ha però dichiarato che il numero di individui che aspirano a unirsi al gruppo estremista è sceso a uno al mese, dagli otto al mese precedenti, sin da agosto 2016.
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