Washington ha disposto sanzioni contro il vicepresidente del Venezuela Tareck el-Aissami, di origine druso-siriana, perché accusato di rivestire un ruolo di primo piano nel traffico internazionale di droga. A essere colpito anche Samark Lopez, magnate venezuelano considerato vicino ad Aissami, e 13 società a lui legate, di cui cinque in Florida. A entrambi è vietato l’ingresso negli Stati Uniti.
Secondo il comunicato del dipartimento del Tesoro americano, Aissami facilitava i movimenti di grandi partite di narcotici via mare e via aria per conto di Walid Makled, un signore della droga venezuelano condannato per narcotraffico, e altri cartelli.
Ma il vicepresidente, già governatore dello stato di Aragua e ministro dell’Interno e della Giustizia tra il 2008 e il 2012, è anche sospettato – così riferiscono i media americani – di avere legami con l’Iran e con il partito-milizia sciita libanese Hezbollah, che gli Stati Uniti considerano gruppo terroristica. Durante il suo mandato ministeriale, si sarebbe verificato uno strano traffico di passaporti venezuelani finiti nelle mani dei membri della fazione libanese.
Il ruolo di vicepresidente assunto il 4 gennaio 2017, temono gli americani, potrebbe inoltre condurre Aissami alla poltrona presidenziale.
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