“Abbiamo comunicato al governo russo che quello che succede a Navalny mentre le autorità russe lo hanno in custodia è loro responsabilità, e verranno considerate responsabili dalla comunità internazionale”. Queste le parole del consigliere per la Sicurezza Nazionale di Joe Biden, Andrew Sullivan, in merito alla notizia del peggioramento dello stato di salute di Navalny diffusa ieri dal suo portavoce. Poi ha aggiunto che è stato comunicato a Mosca “che ci saranno conseguenze se Navalny muore” in carcere. “Stiamo valutando una diversa serie di misure che potremmo imporre, ma non le comunicherò pubblicamente in questo momento”, ha detto alla Cnn.
Parole che danno seguito a quelle già pronunciate da Joe Biden. “È totalmente, totalmente ingiusto. Totalmente inappropriato”, ha detto il presidente parlando con i cronisti riguardo alla situazione di Navalny, anche “sulla base del fatto che è stato avvelenato e poi ha fatto lo sciopero della fame”. Intanto i suoi sostenitori hanno convocato proteste in tutta la Russia per mercoledì prossimo, il 21, subito dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin. “È tempo di agire, qui non si tratta solo della libertà di Navalny, ma della sua vita”, ha scritto in un post su Facebook LeonidVolkov, a capo dello staff dell’oppositore detenuto.