Il numero di soldati statunitensi in missione in Afghanistan entro la fine del 2016 sarà ridotto da 9,800 unità a 8,400. Lo ha annunciato mercoledì 6 luglio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, spiegando che la sicurezza in Afghanistan rimane precaria.
Il piano iniziale prevedeva di lasciare in Afghanistan 5,500 soldati e di avviare il ritiro di gran parte delle truppe nei prossimi mesi fino alla scadenza del secondo mandato del presidente a gennaio.
Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Obama ha precisato che i compiti delle truppe non cambieranno: training della polizia e dell’esercito afghano, attività di consulenza e supporto nelle missioni contro i talebani e altri gruppi estremisti attivi nel paese.
Quando nel 2009 venne eletto, uno dei principali impegni presi in campagna elettorale da Obama era stato proprio il ritiro completo dal paese mediorientale, ma in seguito ha dovuto cambiare strategia.
“La sicurezza in Afghanistan rimane precaria. I talebani restano una minaccia e in alcune zone del paese hanno persino guadagnato terreno”, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti.
I talebani, infatti, controllano più territori rispetto a quando gli Stati Uniti avviarono l’invasione nel 2001 e il paese è martoriato da decenni da una sanguinosa guerra civile.