L’11 marzo 2018 la Casa Bianca ha affermato che il governo degli Stati Uniti attingerà ai fondi del Dipartimento di giustizia per formare il personale scolastico nell’utilizzo delle armi da fuoco per prevenire la violenza nelle scuole.
Funzionari federali della sicurezza interna collaboreranno anche con i governi degli stati per sviluppare un programma di sensibilizzazione pubblica volta a prevenire le sparatorie a scuola, basata sulla campagna “Vedere qualcosa, dire qualcosa” lanciata dopo l’11 settembre 2001, che incoraggia i dipendenti pubblici a rimanere vigili e segnalare potenziali pericoli di terrorismo.
La collaborazione tra stati e governo centrale, come ha riferito il direttore del Consiglio di politica interna del presidente Trump, Andrew Bremberg, sarà incentrata a fornire “un rigoroso addestramento nelle armi da fuoco” nei confronti del “personale qualificato della scuola scelto su base volontaria”.
L’amministrazione non ha fornito dettagli riguardo alle cifre previste per coprire i costi del programma.
Dopo la strage alla scuola superiore Marjory Stoneman Douglas, in Florida, del 14 febbraio, Trump aveva dichiarato di voler innalzare l’età minima per l’acquisto di armi d’assalto come quella usata nell’attacco.
Il presidente aveva inizialmente sfidato la potente lobby delle armi statunitense, l’Nra, dicendo che il limite avrebbe dovuto essere portato da 18 a 21 anni.
Ma la Nra, il 9 marzo ha presentato una causa federale contro la legittimità delle restrizioni sull’età appena approvate dalla Florida per l’acquisto di fucili di lunga gittata.
A quel punto Trump ha delegato la questione a una nuova Commissione federale sulla sicurezza nelle scuole, presieduta dal segretario all’istruzione Betsy DeVos.
La Casa Bianca ha anche approvato una legge bipartisan per migliorare il sistema nazionale del controllo della vendita di armi da fuoco fornendo incentivi alle agenzie federali per conformarsi alla legge vigente.
I funzionari della Casa Bianca hanno definito l’azione del presidente come un audace passo in avanti nella stretta al controllo della vendita di armi.
“Abbiamo dovuto parlare di questo argomento in modo eccessivo nel corso degli anni”, ha detto DeVos la sera dell’11 marzo. “Ci sono state molte discussioni in passato, ma poche azioni”. DeVos ha poi assicurato che la neonata commissione durerà meno di un anno e funzionerà “rapidamente”.
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