Durante un incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu Nikki Haley ha detto mercoledì 5 luglio che Washington è pronta a usare la forza se questo è necessario a fermare il programma missilistico nucleare della Corea del Nord, anche se preferisce una soluzione diplomatica globale contro Pyongyang.
Haley ha detto che gli Usa sono pronti a difendersi e a difendere i propri alleati e che le azioni della Corea del Nord stanno “velocemente chiudendo la possibilità di una soluzione diplomatica”. L’ambasciatrice ha inoltre parlato di possibili restrizioni commerciali contro il paese asiatico e i suoi alleati.
Al fianco di Washington si sono schierati Francia e Regno Unito, mentre Russia e Cina si sono dette contrarie a nuove sanzioni, chiedendo che sia esclusa la possibilità dell’uso della forza militare.
Dopo il suo discorso Stati Uniti e Corea del Sud hanno eseguito alcuni lanci missilistici nel mar del Giappone come parte di un’esercitazione militare.
Nella notte tra il 3 e il 4 luglio la Corea del Nord ha testato un missile balistico intercontinentale che secondo alcuni esperti sarebbe in grado di raggiungere l’Alaska.
Il segretario di Stato statunitense Rex Tillerson ha detto che si tratta di una nuova escalation nella minaccia da parte di Pyongyang e ha detto che gli Stati Uniti “non accetteranno mai una Corea del Nord dotata di armi nucleari”.
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