Israele si è aggiudicato il più grande pacchetto di aiuti militari mai assegnato dagli Stati Uniti. Lo stato ebraico, infatti, riceverà 38 miliardi di dollari (circa 34 miliardi di euro) in aiuti militari nel corso dei prossimi dieci anni.
L’accordo che sarà firmato oggi, mercoledì 14 settembre 2016, a Washington include circa 5 miliardi di dollari (4 miliardi e mezzo di euro) destinati alla difesa missilistica.
Il pacchetto precedente prevedeva 30 miliardi di dollari di aiuti su un periodo parimenti di dieci anni, ma i fondi effettivamente erogati erano stati 35 miliardi, la richiesta di Israele di un “piccolo” extra.
Questa volta, però, Tel Aviv non potrà richiedere al congresso americano ulteriori aiuti oltre a quelli previsti.
Inoltre, Israele non potrà spendere i fondi per l’acquisto di armamenti prodotti sul suo territorio, ma dovrà rivolgersi alla produzione americana. Non potrà nemmeno utilizzare il denaro erogato per acquistare combustibile per le sue forze armate.
Date le limitazioni inserite nel nuovo accordo, la sua negoziazione ha richiesto ben dieci mesi ed era stata sospesa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in protesta contro l’accordo sul nucleare iraniano concordato dai P5+1 (i cinque membri del consiglio di sicurezza dell’Onu, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Cina, più la Germania) a luglio 2015.
Netanyahu aveva chiesto 45 miliardi di dollari e sembrava disposto a rinviare l’accordo fino all’inaugurazione della nuova presidenza, ma l’amministrazione Obama era ansiosa di apporre il proprio sigillo in modo da poter respingere le accuse secondo cui la sua politica estera ha danneggiato Israele.
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