Standing ovation del parlamento canadese al veterano nazista: il presidente costretto a scusarsi
Una standing ovation per un volontario delle SS. È la scena surreale vista al parlamento canadese durante la visita di venerdì scorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accompagnato dal primo ministro canadese Justin Trudeau.
Per l’occasione, il presidente della Camera dei comuni, Anthony Rota, ha voluto invitare un veterano ucraino della Seconda guerra mondiale, Yaroslav Hunka. Nelle parole di Rota, il 98enne aveva combattuto per “l’indipendenza ucraina contro i russi”.
Una descrizione a dir poco eufemistica secondo organizzazioni ebraiche come la canadese Cija (Centre for Israel and Jewish Affairs), che si è detta “profondamente turbata” per quanto accaduto.
Durante la guerra Hunka era infatti membro della “14. Waffen-Grenadier-Division der SS”, nota anche come “divisione Galizia”, un’unità volontari ucraini posta sotto il comando nazista. I membri della divisione, rinominata Prima divisione dell’Esercito nazionale prima della resa alle forze alleate nel maggio del 1945, sono stati accusati di numerose atrocità contro civili polacchi ed ebrei.
Il Friends of Simon Wiesenthal Center for Holocaust Studies ha affermato che la divisione è stata “responsabile di massacri contro civili innocenti, caratterizzati da brutalità e malvagità di livello inimmaginabile”. In una nota, l’organizzazione ha chiesto siano fatte delle scuse “a ogni sopravvissuto all’Olocausto e veterano della Seconda guerra mondiale che abbia combattuto i nazisti” e delle spiegazioni “su come questo individuo possa essere entrato nel parlamento canadese e aver ricevuto l’apprezzamento del presidente della Camera e una standing ovation”.
Ieri Rota, che aveva celebrato Hunka come un “un eroe ucraino” e “un eroe canadese”, si è scusato dicendo si essere “venuto a conoscenza di ulteriori informazioni che mi fanno pentire della mia decisione”. “Desidero in particolare estendere le mie più sentite scuse alle comunità ebraiche in Canada e in tutto il mondo. Mi assumo la piena responsabilità della mia azione”, ha detto Rota, sostenendo che i suoi colleghi parlamentari e i membri della delegazione ucraina non erano a conoscenza della sua intenzione di onorare Hunka. “Non è stato fornito alcun preavviso all’ufficio del primo ministro, né alla delegazione ucraina, in merito all’invito o al riconoscimento”, ha precisato invece l’ufficio del primo ministro Trudeau, ricordando le scuse di Rota. “È stata la cosa giusta da fare”, riporta la nota.