Dopo il bagno di sangue che ha devastato lo Sri Lanka il giorno di Pasqua è stato imposto il divieto alle donne di indossare il velo in pubblico e qualsiasi indumento che copra il viso. Deve essere facilmente identificabile una persona.
Negli attacchi suicidi rivendicati dall’Isis che hanno colpito il Paese sono morte 253 persone e ne sono rimaste ferite oltre un centinaio.
Ogni indumento che “ostacola l’identificazione” sarà bandito per garantire la sicurezza, ha dichiarato il presidente Maithripala Sirisena. Si tratta di una misura di emergenza adottata dallo Sri Lanka, ma i leader musulmani hanno già mosso per le prime critiche contro questa decisione.
Il niqab e il burka – indossati dalle donne musulmane – non però stati specificamente nominati nel divieto.
Lo Sri Lanka ha una popolazione prevalentemente musulmana – sono 21 milioni gli abitanti del paese e poco meno del 10 per cento sono musulmani.
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