Il governo israeliano ha accettato l’offerta da parte dell’Autorità Palestinese di inviare quattro squadre antincendio per contribuire a spegnere gli incendi che si sono propagati in tutto il paese, in particolare ad Haifa, nei giorni scorsi e non ancora spenti. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano al quotidiano Haaretz. Alcuni funzionari stanno supervisionando la collaborazione tra le squadre palestinesi e i vigili del fuoco israeliani.
Almeno 130 persone sono rimaste ferite negli incendi, per lo più a causa dell’inalazione del fumo. Offerte di aiuto sono arrivate anche da parte di Russia, Turchia, Grecia, Italia, Croazia e Cipro, che invieranno in Israele un totale di 10 aerei antincendio.
L’incendio ha costretto all’evacuazione di più di 60mila persone.
Oltre ad Haifa, i roghi hanno colpito le colline di Gerusalemme, una vasta area del nord Israele e alcune zone vicine a Tel Aviv.
Quattordici persone sono state arrestate, secondo quanto dichiarato dal ministro della sicurezza interna Gilad Erdan, mentre alcuni ufficiali hanno indicato che la metà dei fuochi può essere certamente definita di natura dolosa.
lo stesso premier Benjamin Netanyahu, nella mattina del 25 novembre, ha dichiarato che non ci sono dubbi che gli incendi siano stati opera di un gruppo di piromani e per questo le autorità puniranno chiunque venga scoperto ad appiccare un fuoco nella maniera più dura possibile.