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    Lo spot danese che mostra quanto abbiamo in comune con le persone più diverse da noi

    L'emittente televisiva TV2 ha diffuso pochi giorni fa un video in cui persone di ogni estrazione sociale risultano unite da alcuni aspetti della loro vita privata

    Di TPI
    Pubblicato il 2 Feb. 2017 alle 18:31 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:57

    Uno spot promozionale dell’emittente televisiva danese TV2 intitolato All That We Share (“Tutto quello che condividiamo”) è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo negli ultimi giorni e a molti è sembrato una forte dichiarazione politica, in un periodo in cui le divisioni sembrano essere più evidenziate a discapito dei punti in comuni.

    Nel video si vede un folto gruppo di cittadini danesi su un palco, divisi in aree delimitate da rettangoli bianchi disegnati sul pavimento, con una voce fuori campo che descrive la situazione, dicendo: “È facile incasellare le persone in una definizione: ci siamo noi e ci sono loro; quelli che guadagnano e quelli che tirano a campare; quelli di cui ci fidiamo e quelli che cerchiamo di evitare; i nuovi danesi e quelli che ci sono sempre stati; i campagnoli e quelli che non hanno mai visto una mucca; i religiosi e i sicuri di sé; quelli con i quali condividiamo qualcosa e quelli con cui non condividiamo niente”.

    A questo punto, dopo che tutti i presenti si sono sistemati all’interno dei rettangoli sul terreno a seconda dell’appartenenza ai vari gruppi, un uomo compare tra loro e annuncia: “Vi farò diverse domande, alcune di queste saranno piuttosto personali, ma speriamo che risponderete con onestà. Chi di voi da ragazzo era il pagliaccio della classe?”. Si vedono quindi alcuni tra i presenti riunirsi in un ulteriore gruppo, a dimostrazione che anche se inizialmente separati, questa caratteristica comune li ha uniti.

    Poi il presentatore continua: “Chi tra voi fa da genitore a figli non propri?”, e anche questa volta alcune persone escono dalle loro aree delimitate e si uniscono ad altri. 

    La voce fuori campo continua a descrivere i vari gruppi che si vanno formando a ogni chiamata, segnalando che pian piano non c’è più un “loro”, ma solo un “noi”: “noi che crediamo alla vita dopo la morte”, “noi che amiamo ballare”, “noi fortunati che abbiamo fatto sesso nell’ultima settimana”, “noi che ci sentiamo soli”, e infine “noi che siamo bisessuali”, con un solo partecipante all’esperimento che si separa dal gruppo, e tutti gli altri che lo applaudono per il suo coraggio.

    Questo il video, diventato virale negli ultimi giorni:

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