Secondo i nuovi dati diffusi il 2 maggio 2018 dal SIPRI, l’Istituto di ricerca internazionale di pace di Stoccolma, il totale della spesa militare mondiale è salito, nel 2017, a 1739 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,1 per cento rispetto al 2016.
Il SIPRI monitora gli sviluppi delle spese militari in tutto il mondo.
Le spese militari indicate dall’Istituto si riferiscono a tutte le spese governative per le attuali forze e attività militari, inclusi salari e sussidi, spese operative, acquisti di armi e attrezzature, costruzione militare, ricerca e sviluppo, amministrazione centrale, comando e supporto.
In Cina, le spese militari nel 2017 continuano ad aumentare, seguendo la tendenza al rialzo che dura da ormai due decenni.
Le spese militari della Russia, invece, sono diminuite per la prima volta dal 1998, mentre negli Stati Uniti sono rimaste costanti per il secondo anno consecutivo.
“Il protrarsi delle spese militari mondiali è motivo di seria preoccupazione”, ha affermato il politico svedese Jan Eliasson, presidente del consiglio di amministrazione del SIPRI.
“Questo mina la ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti in tutto il mondo”.
Dopo 13 anni consecutivi di aumenti dal 1999 al 2011 e un frangente in cui le spese sono rimaste relativamente invariate dal 2012 al 2016, la spesa militare globale totale è aumentata nuovamente nel 2017.
Nel 2017, questa ha rappresentato il 2,2 per cento del prodotto interno lordo (PIL) globale.
“Gli aumenti della spesa militare mondiale negli ultimi anni sono stati in gran parte dovuti alla sostanziale crescita delle spese da parte di alcuni paesi dell’Asia, Oceania e Medio Oriente, come Cina, India e Arabia Saudita”, ha detto la dottoressa Nan Tian, ricercatrice del SIPRI.
“A livello globale”, ha detto “il peso della spesa militare si sta chiaramente spostando dalla regione euro-atlantica”.
Asia e Oceania
La Cina guida il continuo aumento delle spese militari in Asia e Oceania, che va avanti da 29 anni consecutivamente.
Pechino è il secondo più grande “spender” al mondo e ha aumentato le sue spese militari del 5,6 per cento, arrivando a 228 miliardi di dollari nel 2017.
La spesa cinese come quota della spesa militare mondiale è aumentata dal 5,8 per cento nel 2008 al 13 per cento nel 2017.
L’India ha speso 63,9 miliardi di dollari nelle proprie forze armate nel 2017, per un aumento del 5,5 per cento rispetto al 2016, mentre le spese della Corea del Sud, pari a 39,2 miliardi di dollari, sono aumentate dell’1,7 per cento tra il 2016 e il 2017.
“Le tensioni tra Cina e molti dei suoi vicini continuano a guidare la crescita della spesa militare in Asia”, ha affermato Siemon Wezeman, ricercatore del SIPRI.
Europa e Russia
La spesa militare ha subito un brusco calo in Russia, aumentando tuttavia nell’Europa centrale e occidentale.
Per la prima volta dal 1998, le spese belliche della Russia sono calate rispetto all’anno precedente, arrivando nel 2017 a 66,3 miliardi di dollari, meno 20 per cento rispetto al 2016.
“La modernizzazione militare rimane una priorità in Russia, ma il bilancio militare è stato limitato dai problemi economici che il paese ha attraversato da 2014 “, ha detto Wezeman.
Tendenza inversa, dovuta alla percezione di una crescente minaccia proprio dalla Russia, in Europa centrale e occidentale.
Qui le spese militari nel 2017 sono aumentate rispettivamente del 12 e dell’1,7 per cento.
Molti stati europei sono membri della NATO e, in tale contesto, hanno accettato di aumentare le loro spese militari.
La spesa militare totale di tutti i 29 membri della NATO è stata di 900 miliardi di dollari nel 2017, pari al 52 per cento della spesa mondiale.
Medio Oriente
La spesa militare in Medio Oriente è aumentata del 6,2 per cento nel 2017.
In particolare, quella dell’Arabia Saudita è aumentata del 9,2 per cento nel 2017 dopo una flessione nel 2016.
Con una spesa di 69,4 miliardi di dollari, l’Arabia Saudita ha avuto la terza più alta spesa militare al mondo nel 2017.
Anche l’Iran (19 per cento) e l’Iraq (22 per cento) hanno registrato aumenti significativi delle spese militari nel 2017.
“Nonostante i bassi prezzi del petrolio, i conflitti armati e le rivalità in tutto il Medio Oriente stanno guidando l’aumento delle spese militari nella regione”, ha affermato ancora Pieter Wezeman di SIPRI.
Nel 2017 la spesa militare in percentuale del PIL è stata più alta in Medio Oriente, arrivata al 5,2 per cento.
Nessun’altra regione del mondo ha destinato più dell’1,8 per cento del PIL alla spesa militare.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti continuano ad avere la più alta spesa militare nel mondo.
Nel 2017 hanno speso di più per le proprie forze armate rispetto agli altri sette paesi a più alta spesa militare messi insieme.
La spesa militare di Washington è rimasta invariata tra il 2016 e il 2017, assestandosi a 610 miliardi di dollari.
“La tendenza al ribasso delle spese militari statunitensi iniziata nel 2010 si è conclusa”, ha affermato Aude Fleurant, direttrice del programma SIPRI AMEX.
“Le spese militari statunitensi nel 2018 aumenteranno significativamente per sostenere gli aumenti nel personale militare e la modernizzazione delle armi convenzionali e nucleari”, ha detto Fleurant.
Italia
L’Italia nel 2017 ha speso 29,2 miliardi di dollari, l’1,7 per cento della spesa mondiale, perdendo una posizione nella top 15, scivolando dall’undicesimo al dodicesimo posto.
Nel 2016 la spesa era stata di 27,9 miliardi.
Altri dati
La Cina è la nazione che ha segnato il più grande aumento in assoluto della spesa militare in un anno, 12 miliardi di dollari, nel 2017.
La Russia, invece, è quella che la ha diminuita maggiormente, registrando un meno 13,9 miliardi di dollari.
In Sud America, la spesa militare è cresciuta del 4,1 per cento nel 2017, principalmente a causa dei notevoli aumenti di Argentina, più 15 per cento e Brasile, più 6,3 per cento.
Le spese militari in America centrale e nei Caraibi sono diminuite del 6,6 per cento, in gran parte a causa delle minori spese del Messico, (in calo dell’8,1 per cento rispetto al 2016.
La spesa militare in Africa è diminuita dello 0,5 per cento nel 2017, il terzo calo consecutivo annuale dal picco della spesa registrato nel 2014.
Le spese militari dell’Algeria sono diminuite per la prima volta in oltre un decennio, in calo del 5,2 per cento rispetto al 2016.
Sette dei 10 stati con il più alto carico militare sono in Medio Oriente.
Si tratta di Oman (12 per cento del PIL), Arabia Saudita (10 per cento), Kuwait (5,8 per cento), Giordania (4,8 per cento), Israele (4,7 per cento), Libano (4,5 per cento) e Bahrain (4,1 per cento).