Siamo nel 2016 da 164 giorni e già ci sono state 133 sparatorie. L’ultima in ordine di tempo, e la più sanguinosa in termini di vittime, è stata quella del 12 giugno a Orlando, dove un 29enne statunitense di origini afghane ha aperto il fuoco in una discoteca gay di Orlando, uccidendo 50 persone e ferendone 53.
L’organizzazione no-profit Gun Violence Archive (Gva) ha tracciato una panoramica sulle stragi da arma da fuoco negli Usa nel solo 2016. E secondo i loro dati, quest’anno 76 giorni sono stati interessati da sparatorie e 89 invece no, per un totale di 207 vittime.
La Gva utilizza la definizione dell’Fbi di “sparatoria di massa”, ovvero un singolo evento in cui quattro o più persone vengono colpite da un’arma da fuoco (non necessariamente uccise).
Lo stato in cui si sono verificate più sparatorie quest’anno è la Florida, con un totale di 15, seguita da California (14) e Illinois (11). Tra quelle in Florida quattro sono avvenute a Orlando.
Nessun paese sviluppato ha lo stesso tasso di violenza armata come gli Stati Uniti. Il paese ha quasi sei volte il tasso di omicidi del Canada, più di sette volte quello della Svezia, e quasi 16 volte il tasso della Germania, secondo i dati delle Nazioni Unite.