È tornata in quella scuola che aveva frequentato da piccola, imbracciando un fucile d’assalto, e ha compiuto una vera e propria strage: tre bambini di 9 anni e tre adulti – la preside, il custode e una supplente – sono stati uccisi nella sparatoria avvenuta ieri alla Convent School di Nashville, nel Tennessee. A fare fuoco una 28enne, Audrey Elizabeth Hale, rimasta poi uccisa dopo il blitz di polizia che ha messo in salvo il resto degli studenti.
Era entrata da una porta laterale dopo aver sfondato una vetrata con il calcio del fucile, per quattordici minuti ha seminato il panico tra aule e corridoi. Le forze dell’ordine sono arrivate intorno alle 17 italiane, instaurando un vero e proprio conflitto a fuoco con la donna, rimasta uccisa. Al momento non sono chiari i motivi dell’agguato, ciò che è emerso però è che la 28enne aveva in programma di colpire anche altri obiettivi sensibili, spazi di aggregazione della città.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito “ripugnante” la sparatoria, aggiungendo che la violenza delle armi sta “lacerando l’anima” degli Stati Uniti. Secondo i media locali, Audrey Elizabeth Hale abitava a Nashville insieme alla sua famiglia. Il capo della polizia locale John Drake ha spiegato di aver provato a mettersi in contatto con la madre e il fratello senza riuscirci. Le autorità sono state in grado di identificarla a partire dalla sua auto, parcheggiata nei pressi della scuola diventata teatro di morte.
Sono in corso perquisizioni all’interno della sua abitazione, gli agenti sono entrati dopo aver fatto esplodere la porta con una granata trovando due fucili e alcune mappe dell’edificio scolastico. La donna ha anche lasciato un testo che spiegherebbe le ragioni del gesto, per adesso però gli inquirenti restano cauti, pur riconoscendo che si sia trattato di un atto mirato. Secondo quanto emerso da alcuni vecchi post sui social, Audrey Hale si identificava come transgender.
Prima di agire avrebbe scritto a un ex compagno delle scuole medie, annunciandogli di volersi suicidare. L’ex preside della scuola di Nashville, Bill Campbell, ha detto di ricordarsi Hale in terza elementare, nel 2005: “Ho guardato indietro nei miei annuali. Era una studentessa normale. Non c’era niente di straordinario o insolito. Era amata e apprezzata come tutti i nostri studenti”.