L’8 novembre 2018 è avvenuta una sparatoria in un bar universitario di Los Angeles: l’assalitore ha ucciso 12 persone, tra cui un poliziotto, e poi si è tolto la vita.
Il killer, secondo quanto dichiarato dallo sceriffo della contea di Ventura Geoff Dean, è il 28enne Ian David Long, un veterano dei marine che soffriva di disturbo da stress post-traumatico. L’arma usata per colpire, una pistola calibro 45, era detenuta regolarmente.
“Negli anni abbiamo avuto diversi contatti con lui per fatti minori, tra cui un incidente stradale”, ha spiegato l’agente parlando dell’assassino.
“L’ultimo intervento della polizia a casa sua, per disturbo della quiete, c’era stato lo scorso aprile, quando lui dichiarò di soffrire di disturbo da stress post-traumatico”. Tuttavia, non si era mostrato necessario intervenire con una custodia cautelare.
La ricostruzione – Quella di Housand Oaks, nella contea di Ventura a Los Angeles, è una delle sparatorie più sanguinose degli ultimi vent’anni negli Stati Uniti.
Secondo le prime ricostruzioni l’assalitore Ian David Long, intorno alla mezzanotte (ora locale), è entrato sparando nel Borderline Bar and Grill, un noto locale dove era in corso una serata per universitari.
Secondo testimoni oculari, sarebbero stati sparati 30 colpi di armi da fuoco. Alcuni clienti del bar hanno cercato rifugio nei bagni e sul tetto, mentre altri hanno cercato di fuggire dal locale spaccando le finestre con le sedie.
“Gli agenti sono entrati nel luogo della sparatoria e posso dirvi che ci sono diversi morti, feriti, tra cui uno dei nostri agenti che ha risposto alla prima chiamata di soccorso”, erano state le prime dichiarazioni del portavoce dell’ufficio dello sceriffo di Ventura County, Eric Buschow.
Il poliziotto che ha perso la vita, Ron Helus, era in servizio da 29 anni. Dopo la chiamate del 911, è stato uno dei primi ufficiali a presentarsi sulla scena. Colpito, è morto in ospedale.
Il presidente Donald Trump ha espresso il suo cordoglio per le vittime.