Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, è stato accusato di aver copiato la sua tesi di dottorato all’Università Camilo Josè Cela di Madrid.
Il caso è stato sollevato dal quotidiano conservatore spagnolo Abc, dopo che già la ministra della Sanità, Carmen Montón, si è dimessa per aver copiato gran parte della tesi del suo master.
L’accusa di plagio “è chiaramente falsa”, ha risposto il socialista Sanchez, avvisando che se la notizia non sarà rettificata intraprenderà azioni legali a tutela della sua dignità.
Abc ha pubblicato un tweet dell’attuale premier risalente al 2011, quando Sanchez era impegnato nella ricerca di materiale per la tesi. “Devo scrivere una nota sulla diplomazia economica: qualcuno può consigliarmi della letteratura economica?”, scriveva.
Il quotidiano afferma aver esaminato la tesi, intitolata appunto “Innovazioni della diplomazia economica spagnola”, e di avervi trovato numerosi plagi.
“Dopo un’analisi esauriente, in cui abbiamo utilizzato strumenti informatici per rilevare il plagio, questo giornale ha confermato l’esistenza di decine di scorciatoie che costituiscono quella che viene definita ‘mancanza di integrità accademica’ secondo alcuni esperti universitari consultati”, scrive il giornale.
Secondo Abc, Sanchez “ha copiato interi paragrafi di altri autori pubblicati anni prima”.
“Tra questi ci sono gli economisti Julio Cervino e Jaime Rivera, professori dell’Università Carlos III di Madrid, in particolare un articolo che avevano pubblicato appena cinque anni prima della presentazione della tesi di Sanchez”, nel novembre 2012.
“Il presidente del Governo ha copiato e incollato il contenuto dei rapporti ufficiali senza virgolettarli, inclusa una presentazione in powerpoint del ministero dell’Industria di Miguel Sebastiàn”, scrive ancora il quotidiano.
“Ha anche commesso quello che viene chiamato autoplagio, o contenuto duplicato, inserendo due articoli nella sua tesi che aveva pubblicato mesi prima su riviste scientifiche con un altro professore”, conclude Abc.
Il leader del partito di opposizione Ciudadanos, Albert Rivera, ha chiesto al premier di rendere pubblica la tesi, considerando che ci sono “ragionevoli dubbi” sulla pubblicazione dell’opera e per porre fine ai “sospetti” a riguardo.
La tesi conta 342 pagine ed è custodita nella biblioteca dell’Università Camilo Josè Cela, nella città di Villanueva de la Canada, Madrid, dove è possibile consultarla dopo aver compilato un modulo, ma senza fare copie.