Un minuto di silenzio in memoria di Julen, il bambino di due anni caduto in un profondo e stretto pozzo il 13 gennaio e recuperato senza vita nella notte di sabato 26 gennaio si è tenuto oggi alle 11 davanti al municipio di Malaga.
È stato questo il primo gesto per ricordare il piccolo nei tre giorni di lutto proclamati dalle autorità locali. Il sindaco di Malaga, Francisco de La Torre, è arrivato domenica mattina a Totala’n nei pressi del pozzo in cui è stato recuperato il corpino del bambino.
Il corpo senza vita di Julen è stato localizzato alle 1,25 della notte tra venerdì e sabato dalle squadre di soccorso che hanno tentato dal 13 gennaio di estrarlo dal pozzo di 25 centimetri di diametro e 107 metri di profondità in cui era caduto.
Lo sfogo dei soccorritori del piccolo Julen
Gli otto membri della Squadra di soccorso che hanno partecipato al recupero del corpo del piccolo Julen, 13 giorni dopo la caduta di 71 metri in un pozzo stretto a Totalan, nel sud della Spagna, sono “sopraffatti, stanchi e desiderosi di tornare alla normalità” ma in nessun caso si sentono eroi.
In questi termini si è espresso l’ingegnere capo, e per sei anni direttore tecnico della squadra, Sergio Tunon, che oggi è stato interpellato dai giornalisti, dopo aver scavato per trenta ore un tunnel di quasi quattro metri per raggiungere il pozzo dove il piccolo era intrappolato.
“Noi di solito lavoriamo dall’anonimato e questo caso non siamo riusciti a contenerlo. Siamo stanchi e cerchiamo di ritornare alla nostra vita, di essere domani di nuovo in piedi davanti al telefono pronti a intervenire”, ha dichiarato.
Julen è caduto nel pozzo mentre giocava in una zona dove i genitori stavano facendo un picnic. Vicino al pozzo sono stati ritrovati il sacchetto dei dolci che il bimbo aveva in mano ed un ciuffetto di capelli. Di Julen non era stato registrato alcun segnale di vita ma questo non ha impedito ai soccorritori una corsa contro il tempo per cercare di salvarlo.
Intanto il delegato del governo in Andalusia, Alfonso Rodriguez Gomez de Celis, ha spiegato che il corpo del piccolo Julen è stato trovato coperto di terra a 71 metri di profondità, quota in cui il pozzo presenta un riempimento di terra. La posizione del corpo consente di stabilire che la caduta del bambino fu “rapida e libera” fino al punto in cui è stato trovato. Julen è quindi morto sul colpo, come ha confermato l’autopsia.
Vicino al pozzo sono stati ritrovati il sacchetto dei dolci che il bimbo aveva in mano ed un ciuffetto di capelli. Di Julen non era stato registrato alcun segnale di vita ma questo non ha impedito ai soccorritori una corsa contro il tempo per cercare di salvarlo.
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