Il governo di Madrid, guidato dal premier socialista Pedro Sanchez, ha dato istruzioni affinché la Spagna “rispetti gli impegni internazionali in materia di crisi umanitarie” e accolga a Valencia la nave Aquarius, bloccata in mezzo al mare tra Malta e Italia con a bordo 629 migranti.
“È nostro dovere aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire ‘un porto sicuro’ a queste persone, rispettando così gli obblighi del diritto internazionale”, ha affermato l’esecutivo.
Né l’Italia né Malta hanno accettato che la nave Aquarius approdasse nei loro porti.
Il presidente della Comunidad Valenciana, Ximo Puig, ha sottolineato che il gesto è dettato da ragioni umanitarie e si è rammaricato che la nave sia, al momento, “abbandonata” nel Mediterraneo in un modo “profondamente ingiusto”.
Tra i 629 migranti a bordo, che hanno passato la notte a 35 miglia da Italia e 27 da Malta, ci sono 123 minori non accompagnati, di cui 11 bambini, e sette donne in stato di gravidanza.
“Ringrazio le autorità spagnole per aver accolto la nave Aquarius nel loro territorio”, ha detto il premier Giuseppe Conte arrivato ad Accumoli per visitare i luoghi colpiti dal terremoto del 2016. “Avevamo chiesto un gesto di solidarietà all’Europa, e questo gesto di solidarietà è arrivato”, aggiunge il presidente del Consiglio.
Su Twitter sono arrivati anche i ringraziamenti del premier maltese Joseph Muscat.
“Grazie al premier spagnolo per aver accolto Aquarius dopo che l’Italia ha violato regole internazionali e ha provocato uno stallo”, ha scritto Muscat. “Malta invierà rifornimenti alla nave. Dobbiamo metterci al tavolo e discutere un modo per evitare che questo accada di nuovo. Si tratta di una questione che riguarda l’Europa”.
I thank #Spain PM @sanchezcastejon for taking in #Aquarius after #Italy broke international rules and caused a standoff. #Malta will be sending fresh supplies to the vessel. We will have to sit down and discuss how to prevent this from happening again.This is a European issue -JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 11 giugno 2018
Aquarius, che ha a bordo oltre 600 migranti, è l’unica nave di una ong al momento presente nel Mediterraneo.
A bordo si trovano 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
La giornalista, Analise Borges di Euronews, che è a bordo della nave, ha detto che la situazione sull’Aquarius stamattina, 11 giugno, è “calma”.
I migranti a bordo stanno aspettando di fare la prima colazione e “cominciano a chiedere perché non ci muoviamo. Ma dalle autorità italiane ancora nessuna notizia”: questo l’aggiornamento a bordo dell’Aquarius, la nave soccorso della Ong “SOS Mediterranée”, che da domenica continua a vagare per il Mediterraneo in attesa di un porto, tra l’Italia e Malta, in cui attraccare.
Sos Mediterranee Italia ieri intorno alle 18,30 ha pubblicato un post su Facebook in cui ha scritto. “L’Aquarius si dirige verso nord, seguendo le istruzioni ricevute dopo i soccorsi e i trasbordi operati la scorsa notte sotto il coordinamento del MRCC di Roma. L’Aquarius è nell’attesa di istruzioni definitive per quanto riguarda il porto di sbarco (port of safety)”.
“Il nostro unico obiettivo è lo sbarco in un porto sicuro delle persone che abbiamo soccorso ieri in condizioni difficili. Prendiamo atto inoltre che le autorità SAR maltesi sono state contattate dalle autorità SAR italiane al fine di trovare la soluzione migliore per il benessere e la sicurezza delle 629 persone che si trovano ora a bordo dell’Aquarius”, conclude nel post la ong.
Qui l’articolo che spiega come vedere la posizione della nave Aquarius in tempo reale.
I sindaci di diverse città italiane, tra cui Palermo, Napoli e Taranto, si sono schierati contro la decisione del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini di chiudere i porti italiani per impedire l’attracco della nave Aquarius, in navigazione nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo.
Definendo la situazione come “un imperativo umanitario urgente”, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati aveva lanciato un appello ai governi di Italia e Malta affinché consentissero “lo sbarco immediato alle centinaia di persone bloccate nel Mediterraneo”.