Vladimir Soloviev, il giornalista ‘amico di Vladimir Putin’ è stato ospite ieri sera al programma di Rete 4 Dritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo del Debbio, dove non ha lesinato toni minacciosi e ha parlato dell’uso di armi nucleari.
“L’arma nucleare tattica? Ovviamente non ha senso, non esiste, non ci dà niente. Esiste proprio un piano a questo proposito. Le armi che abbiamo ci permettono perfettamente di adempiere ai nostri compiti. Nel nostro progetto di sicurezza non abbiamo pianificato l’uso di armi nucleari. È previsto, invece, l’uso di armi nucleari strategiche, che non hanno come scopo in ogni caso l’Ucraina, non fa parte dei nostri piano. Se saremo colpiti saremo costretti a rispondere”, ha detto Soloviev.
Proseguendo, Soloviev ha spiegato che “la dottrina militare russa non prevede l’uso di armi nucleari in questo senso. L’utilizzo delle armi nucleari è previsto solo dal punto di vista strategico”, ovvero in risposta ad eventuali attacchi da parte della Nato”, ha sottolineato.
Il giornalista del Cremlino ha insomma fatto sapere che la Russia non ha intenzione di usare armi nucleari tattiche al solo scopo d’intimidire i suoi avversari. Piuttosto, farebbe uso di quelle “strategiche”, impiegate per colpire direttamente il nemico. Che però, spiega Soloviev, non verrebbero spese contro Kiev.