Brett McGurk, il nuovo rappresentante degli Stati Uniti nella coalizione che combatte contro l’Isis, ha reso noto nella mattinata di mercoledì 9 dicembre che solo il 30 per cento degli attacchi aerei condotti dalla Russia in Siria è stato rivolto verso obiettivi del sedicente Stato islamico.
McGurk ha fatto sapere che tutti gli altri raid aerei russi “hanno colpito altri gruppi armati”, mentre la coalizione guidata dagli Stati Uniti si sarebbe concentrata esclusivamente sulle postazioni dell’Isis.
(Una cartina elaborata dall’agenzia di notizie Reuters mostra chi sta bombardando e in quali zone lo sta facendo in Siria nelle ultime settimane. Dalla mappa si vede come i russi stiano colpendo anche zone non controllate dall’Isis.
In celeste sono segnalate le aree controllate dall’esercito siriano. In marrone le zone sotto il dominio dell’Isis. In arancione le aree di Jabhat al-Nusra, un gruppo affiliato ad al-Qaeda. In rosa le zone dove si trovano i ribelli contro il presidente siriano Assad. In verde le aree curde. Le aree contese sono colorate in grigio scuro).