Un video amatoriale girato con uno smartphone è stato diffuso tra sabato 31 dicembre 2016 e domenica 1 gennaio 2017 da un blog locale birmano. Il breve filmato mostra senza censura un gruppo di soldati accanirsi in maniera violenta contro degli uomini seduti a terra e con le braccia incrociate dietro la testa, senza alcuna possibilità di difendersi.
A riprendere la scena un militare che nel frattempo si fuma una sigaretta, mentre i suoi colleghi prendono a calci gli uomini tenuti prigionieri. Uno dei soldati armato di bastone colpisce ripetutamente un uomo seduto a terra.
Dopo la pubblicazione del video, le autorità birmane sono state costrette ad aprire un’inchiesta e fare luce sull’episodio di violenza. Il filmato diffuso in rete è risultato autentico – secondo quanto riferito dal Guardian – e persone sedute a terra, sono probabilmente abitanti dello stato di Rakhine e appartengono alla minoranza musulmana dei rohingya.
Qui, l’esercito birmano sta conducendo un’intensa operazione militare. Nel frattempo, il governo birmano ha vietato l’accesso sia agli operatori umanitari sia ai giornalisti.
Il video è senza dubbio una prova insolita che mostra e conferma l’impiego di metodi violenti e abusi da parte dei soldati birmani contro la popolazione musulmana. Dall’ufficio del ministro degli Esteri Aung San Suu Kyi è giunta la dichiarazione circa un’azione intrapresa dopo la diffusione del breve filmato. Almeno quatto agenti sono stati arrestati.
I rohingya sono una minoranza composta da circa un milione di persone che, pur vivendo nel paese da generazioni, vengono trattati come immigrati clandestini dal governo nazionale che nega loro perfino la cittadinanza.
Secondo l’ufficio del consigliere di Stato gestito anche questo da San Suu Kyi, il filmato è stato girato il 5 novembre durante un’operazione militare dell’esercito nel villaggio di Kotankauk.
I quattro militari ripresi nel video (compreso colui che ha filmato) sono stati identificati e arrestati. “Ulteriori indagini sono ancora in corso per capire se ci siano altri agenti coinvolti”, ha dichiarato un funzionario governativo.
Il quotidiano statale birmano The Global New Light ha scritto che l’operazione era stata lanciata in risposta a un attacco da parte di uomini armati che si erano scagliati contro la polizia e avevano provocato la morte di un agente.
Dal canto loro, l’esercito e i funzionari hanno sempre asserito di aver agito nel pieno rispetto della legge, nonostante le immagini satellitari abbiano mostrato chiaramente numerosi villaggi dati alle fiamme e i gruppi per la difesa dei diritti umani abbiano spesso segnalato stupri, uccisioni indiscriminate e attacchi contro i civili.
(Qui sotto il video che mostra le violenze commesse da alcuni militari birmani. Credit: YouTube)
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