Una società assicurativa giapponese ha deciso di rimpiazzare 34 dei suoi impiegati con un sistema di intelligenza artificiale che calcolerà al posto loro i premi assicurativi.
La Fukoku Mutual Life Insurance ritiene che in questa maniera incrementerà la produttività del 30 per cento e che risparmierà circa 140 milioni di yen (oltre un milione di euro) l’anno in stipendi a fronte di una spesa iniziale per l’apparato sostitutivo di 200 milioni di yen (1,6 milioni di euro). La manutenzione costerà invece circa 15 milioni di yen (circa 123mila euro) l’anno.
L’intelligenza artificiale in questione è basata, secondo il quotidiano nipponico Mainichi, sul sistema Watson della IBM, definito una “tecnologia cognitiva che può pensare come un essere umano”.
Secondo la casa madre è in grado di “analizzare e interpretare tutti i dati, inclusi testi non strutturati, immagini, audio e video”.
Mainichi riporta anche che altre compagnie giapponesi stanno prendendo in considerazione di seguire l’esempio di Fukoku.
Uno studio realizzato nel 2016 dal World Economic Forum ha predetto che entro il 2020 oltre 7 milioni di lavoratori saranno sostituiti da robot.